VARU SELECION : PER BAM INTERVISTO EMANUELA GASPARRI.

Bam è principalmente un crocevia di fotografi e artisti. Da questi incontri, a volte anche casuali, nascono i collettivi BAM, dai quali prendono forma mostre, libri, eventi, il tutto sotto la direzione artistica di Antonio Manta.

Ho il piacere di collaborare con Antonio da qualche anno e di partecipare a molti di questi vitali e innovativi eventi.

Sono incontri dove ho il piacere di vedere tanti lavori di ricerca inediti e importanti e così, con Antonio, abbiamo deciso di raccontarvi di più degli artisti che incontriamo e con i quali lavoriamo, con delle piccole e brevi interviste e le mie impressioni sui loro lavori. Inizio da una mostra alla quale ho anche partecipato come artista, TODI IMMAGINA, "La fotografia è donna", per la quale Antonio ha selezionato un gruppo di fotografe italiane, anche al loro primo lavoro. E inizio con una giovane fotografa: Emanuela Gasparri e il suo «Hajirai» .

Chi è Emanuela Gasparri?

Mi sono avvicinata alla fotografia nel 2013 interessandomi soprattutto alla street photography. Nel 2017 ho approfondito la mia conoscenza tecnica con il  corso annuale del Centro di Fotografia Indipendente sperimentando nuovi linguaggi fotografici. Ho iniziato così a lavorare ad «Hajirai», un progetto autobiografico in bianco e nero che sto portando avanti tuttora, utilizzo la fotografia come mezzo espressivo per raccontarmi.

A Todi hai presentato «Hajirai» , ci racconti come è nato questo progetto, di cosa parla, in quanto tempo lo hai sviluppato, e tutto ciò che puoi dirci a riguardo per far sì che i nostri lettori possano goderne a pieno?  Il titolo del progetto nasce da una parola giapponese che in poche sillabe racchiude una serie di caratteristiche comportamentali e mentali che identificano una persona e la propria personalità nellapproccio alla vita e alle interazioni personali, racchiude il significato di timidezza, riservatezza, delicatezza e timore. Hajirai è un modo di essere in cui mi rispecchio. Dal 2017 ho scelto di raccontare le mie emozioni e i miei stati danimo attraverso lautoritratto, tramuto in immagini, le sensazioni, le paure, i turbamenti e le emozioni che provo e che difficilmente per carattere riesco a esprimere trattenendo tutto dentro di me. Un diario emotivo quotidiano che mi accompagna da 4 anni aiutandomi a tirare fuori le emozioni, a lasciarmi andare e a liberarmi di tutto quello che non riesco a esprimere con le parole. 

«Hajirai» Emanuela Gasparri

Quali sono i tuoi 5 autori di fotografia preferiti (famosi o non) dicci i loro nomi e perché ti piacciono. 

I miei autori preferiti: Francesca Woodman, Mario Spada, Robert Frank, William Klein, Lisetta Carmi.

«Hajirai» Emuanuela Gasparri Tutti i diritti riservati

Quali sono i tuoi progetti futuri in fotografia? I miei progetti fotografici per il futuro sono sicuramente di continuare a lavorare al mio progetto di autoritratti e vorrei iniziare un progetto fotografico legato alla fotografia di scena teatrale.

«Hajirai» Emanuela Gasparri Tutti i diriitti riservati

Lo dico sempre a tutti: concludi la tua intervista esprimendo un desiderio! I desideri ci rendono magica la vita! Poter viaggiare da San Pietroburgo a Pechino lungo la transiberiana!

«Hajirai» Emanuela Gasparri Tutti i diritti riservati

Ci lasci i tuoi contatti per i nostri amici che vorranno conoscerti meglio?

Emanuela Gasparri

- Instagram: emanuela_gasparri (https://www.instagram.com/emanuela_gasparri/)

- Facebook: Emanuela Gasparri (https://www.facebook.com/emanuela.gasparri/)

Grazie Emanuela e buona ricerca!

La mia nota sulla mostra e sulla ricerca di Emanuela:

Il lavoro di Emanuela fa parte di quel filone intimistico che vede la fotografia mezzo di espressione di un universo femminile che mai come in questo momento storico sta vivendo un momento d'incertezza e di cambiamento. La nostra emancipazione trabocca sui Social ma ci restituisce un mondo che raramente la comprende, i nostri diritti sono a rischio in molti paesi dove fino a ieri erano assicurati e in fondo in fondo non ci siamo mai veramente liberate dagli stereotipi che ci vedono o streghe o meretrici o angeli del focolare.

Siamo in molte, parliamo o gridiamo, ci raccontiamo, sui social e nelle mostre, spesso più pessimiste che ottimiste.

Emanuela lo fa da molti anni, si racconta, lei e le sue emozioni, le affida alla camera, vince timidezza e riservatezza e si mette a nudo, l'arte lo permette, ci offre uno spazio di gioco e ricerca che ci dà la libertà di essere, vederci e farci vedere, e si, io credo che sia anche terapeutica ed emancipante.

Lo sfondo delle fotografie è spesso un luogo decadente, non sempre e si modifica nel tempo, con l'espandersi della confidenza di Emanuela nella Fotografia e sui Social, con muri e soffitti che sembrano cadere e raccontare una realtà che spaventa, che crolla, le figure spesso nude, spesso indefinite, sono anime che spariscono, che sembrano torturate e senza pace. A volte lo sfondo e la figura si fondono come se l'identità femminile stesse addirittura sparendo. Quattro anni di fotografie raccolte sul suo portfolio Instagram, raccontano tanto: dalla spiritualità, all'erotismo, solitudine e provocazione, ironia e voglia di mostrarsi nella propria vera profonda femminile identità. E se nelle primissime immagini Emanuela emula e si ispira alla ricerca di Francesca Woodman, nelle ultime immagini si libera e trova una sua espressione, un corpo e una donna che si esprime e pretende attenzione, meritata, come per ogni essere umano. Sono molte le donne che si stanno fotografando e che si mettono a nudo non solo fisicamente. È un movimento importante. Usano, il Social, lo sharing che "passa parola e libertà".

Il social è a volte una "fotografia" del mondo e del rapporto donne/uomini, e parlo anche per esperienza personale, basta scorrere i commenti che Emanuela riceve, anche questa è una istantanea che i nuovi mezzi tecnologici ci permettono di registrare. Mettersi su Instagram è decontestualizzare l'arte, farla uscire dai suoi luoghi ufficiali dove solo gli esperti possono fruirla, mettersi alla mercé di tutti e tutte, su queste piattaforme il nudo assume molti significati e ogni artista donna che lo pratica lo sa. Complimenti alla cara Emanuela, sorella di nudo e fotografia.

Siate curiosi andate a vedere la sua bella ricerca e lasciate commenti un po più intelligenti di "Bellaaaa"!!!

Vanessa Rusci

Emanuela Gasparri - Portrait

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